La provincia di Crotone rappresenta visibilmente il mondo della Magna Grecia; una leggenda narra che ne fu colonia dalla fine del VIII a.C., dal momento in cui l’Oracolo di Delfi ordinò a Myskellos di Rhype di fondare una nuova città nelle terre comprese tra Capo Lacinio e Punta Alice.
Un’altra versione adottata è quella legata ad Eracle; avrebbe fondato la città in onore del suo amico Kroton, ucciso da lui per errore al posto del ladrone Lacinio, che gli aveva rubato alcuni buoi. Per onorare l’amico che lo aveva ospitato, Eracle lo fece seppellire con solenne cerimonia sulle sponde del fiume Esaro e poi, vicino alla tomba, fece sorgere la città che prese il suo nome.
Kroton era famosa, all’epoca per la salubrità del suo clima e per la prestanza fisica deisuoi uomini, tanto da avere il più alto numero di vincitori di Giochi Olimpici di qualsiasi altra città greca: “ultimo dei Crotoniati, primo dei Greci”, a citarlo fu il geografo Strabone, per rendere l’idea della forza di quegli uomini. Crotone resta però famosa per la scuola pitagorica, fondata da Pitagora matematico e filosofo greco, che si stabilì in queste terre prodigando il suo pensiero e attirando discepoli che mantennero vive, nei secoli, le sue dottrine.
Nel susseguirsi dei secoli, gli aragonesi presero il dominio di queste terre, lasciandotutt’oggi visibili testimonianze dell’epoca.
Nei borghi medievali si sviluppava una struttura socio-economica e produttiva basata sul latifondo e sul feudalesimo, proprio per questo motivo il territorio crotonese, fin dal XIV secolo, assunse la denominazione di Marchesato.
Ecco un breve elenco dei magnifici scenari che la nostra terra ci offre, e che potrete visitare:
A circa 13 km di distanza da Crotone è situato il Parco Archeologico di Capo Colonna, il luogo dove si insediarono i greci ed oggi meta religiosa: infatti ogni terza domenica del mese di maggio, i pellegrini si recano a piedi dalla città fino al Santuario, per onorare la Madonna Nera di Capo Colonna. Il parco si estende in un’area di circa 30,000 ettari e grazie a degli scavi, sono emerse le fondamenta di antichissime costruzioni. Oggi è ancora visibile l’unica colonna superstite del Tempio greco, costruito in onore della dea Hera. Non lontano dai luoghi archeologici si trova il Museo Archeologico, diviso in tre sessioni: Terra, Sacro, Mare. Qui si possono ammirare artefatti ritrovati in mare, oggetti di devozione e parti del Tempio antico.
è la piazza più importante di Crotone e punto d’incontro dei cittadini. E’ circondata da colonnati risalenti alla seconda metà dell’800. Da qui, percorrendo Via Vittorio Veneto, si arriva in Piazza Duomo, sulla quale si affaccia la bellissima Cattedrale risalente al IX secolo.
la facciata è neo-classica ed all’interno ha una navata centrale e due corridoi laterali, le decorazioni sono tutte in stile barocco. Ammirevole è la fonte battesimale del XII secolo ed il quadro originale della Madonna di Capo Colonna, icona della Vergine Nera, che secondo la tradizione, venne portata dall’Oriente, nei primi anni dell’era Cristiana.
è una graziosa e minuscola chiesa, facente parte del Convento delle Suore di Clausura. L’interesse artistico per questa chiesa è dovuto al pavimento caratterizzato da un bellissimo stile a maiolica napoletana e dal crocifisso in legno risalente al XVIII secolo.
sorge in una posizione strategica, nel punto più alto della città, in modo tale da avvistare il nemico in arrivo dal mare oppure dalla terraferma. Oggi, dopo vari adattamenti sotto il dominio prima Angioino e poi Aragonese, rappresenta il tipico castello in stile medievale. Oggi, sua peculiarità è la Biblioteca. Leggere in questo luogo, riporta in un’atmosfera storica quasi irreale, l’unicità di questo luogo, rende la visita di sicuro piacevole e soddisfacente.
è situato a due passi dal Castello medievale, contiene gran parte di significanti ritrovamenti delle aree archeologiche di Crotone e dintorni. Attrattiva principale è la sezione dedicata al cosiddetto “Tesoro di Hera Lacinia”, che include oggetti di devozione con estremo valore artistico, ritrovati nei pressi dell’omonimo Santuario a Capo Colonna. L’artigianato crotonese si distingue soprattutto per i suoi talentuosi orafi, i quali creano magnifici gioielli per lo più ispirati dallo stille greco e bizantino, come la Maschera Apotropaica o il Trìpode dell’Oracolo di Delfi. Il più grande Mastro orafo di Crotone è Gerardo Sacco, i visitatori possono visitare il suo laboratorio ed acquistare i suoi pezzi unici.
Un tempo antico villaggio di pescatori, a 20 km da Crotone, questa fu una delle sette città-fortezza che si affacciavano sul Golfo di Squillace. Oggi è famosa per il suo Castello, che si erge in mezzo al mare e che resta collegato alla terraferma solo attraverso un sottile lembo di terra. La fortezza ha una pianta irregolare e l’attuale prospettiva risale al periodo Aragonese, ma la costruzione originale risale al 204 a.C. L’isolotto con il castello è particolarmente incantevole di notte, grazie al gioco di luci che riflettono sull’acqua del mare. Nel villaggio è possibile fare acquisti di artigianato locale e gustare la cucina tipica nei caratteristici ristoranti.
E’ la porta d’accesso per la montagna e per i diversi centri abitati della Sila, famosi per artigianato ed iniziative turistiche. San Giovanni in Fiore ha origini illustri: il teologo e scrittore Gioacchino da Fiore fece erigere nel 1189 il suo monastero, attorno al quale pian piano si sviluppò la cittadina. Il monastero, il chiostro ed in seguito l’abbazia, sono state completamente ristrutturate nel corso degli anni. Tre portali scolpiti a pietra, del XVII secolo, fanno parte della chiesa principale, la quale contiene al suo interno una fonte battesimale risalente allo stesso periodo. Dalla navata sinistra dell’ Abbazia, si accede ad un Museo che si sviluppa su circa 1000 metri quadrati; vi sono diverse sezioni che espongono una serie di utensili locali, fotografie dell’abate Gioacchino da Fiore e della Sila.
Le montagne calabresi grazie al vasto altopiano al centro della Regione, con vette che raggiungono i 2000 metri. Il paesaggio silano è caratterizzato dalla presenza del Pino Larice, un albero molto alto che richiama i paesaggi alpini. Camigliatello Silano e Trepidò sono tra le principali cittadine montane, facilmente raggiungibili e meta di turisti. Durante l’inverno, gli appassionati di sci, si recano in questi luoghi per goderne i paesaggi ed a soli 50 km dal mare. La foresta di Fallistro rappresenta un monumento naturale. Qui è possibile trovare circa 50 specie di alberi larice e montagne di aceri alti 40 metri, con un diametro di due metri e di oltre 400 anni. Questa foresta è uno degli ultimi esempi superstiti nel suo genere ed è conosciuta anche come “I Giganti della Sila”.